INTRODUZIONE:
Oggi vorrei proporvi una riflessione che ho meditato e penso possa andare bene per tutti noi: religiosi e laici. Il contenuto riguarda la gioia e l’importanza dell’amicizia nel condividere i momenti lieti, di difficoltà e di sofferenza che tutti incontriamo nella quotidianità.
“Il cerchio della gioia”
Un giorno, non molto tempo fa, un contadino si presentò alla porta di un convento e bussò energicamente.
Quando il frate portinaio aprì la pesante porta di quercia, il contadino gli mostrò, sorridendo, un magnifico grappolo d’uva.
“Frate portinaio” disse il contadino “sai a chi voglio regalare questo grappolo d’uva che è il più bello della mia vigna?”
“Forse all’abate o a qualche padre del convento” rispose il frate
“No, a te!”, replicò
“A me?”
Il frate portinaio arrossi per la gioia
“Lo vuoi dare proprio a me?”
“Certo, perchè mi hai sempre trattato con amicizia e mi hai sempre aiutato, voglio che questo grappolo d’uva ti dia un po’ di gioia”!
La gioia semplice e schietta che vedeva sul volto del frate portinaio illuminava anche lui.
Il frate portinaio mise il grappolo d’uva bene in vista e lo ammirò per tutta la mattinata. Era veramente un grappolo stupendo. Ad un certo punto gli venne un’idea: “perché non porto questo grappolo all’abate per dare un po’ di gioia anche a lui?”
Prese il grappolo e lo portò all’abate. L’abate ne fu sinceramente felice, ma si ricordò che c’era nel convento un vecchio frate ammalato e pensò: “porterò a lui il grappolo, cosi si solleverà un poco”.
Così il grappolo d’uva emigrò di nuovo, ma non rimase a lungo nella cella del frate ammalato. Costui pensò infatti che il grappolo avrebbe fatto la gioia del frate cuoco, che passava le giornate a sudare sui fornelli, e glielo mandò. Ma il frate cuoco lo diede al frate sacrestano per dare un po’ di gioia anche a lui, questi lo portò al frate giovane del convento, che lo portò ad un altro frate, che pensò bene di darlo ad un altro, finche’, di frate in frate, il grappolo d’uva tornò dal frate portinaio sempre per portargli un po’ di gioia.
Cosi fu chiuso il cerchio, UN CERCHIO DI GIOIA “
CONCLUSIONE:
Questa riflessione ci fa capire come basti una piccola scintilla per far esplodere una carica di gioia enorme. L’amore è l’unico tesoro che si moltiplica per divisione. Questo è l’augurio che faccio prima di tutto a me stessa ed anche a tutti voi: che questo cerchio di gioia si espanda sempre di più e ci arricchisca. Cominciamo allora da adesso questo cerchio di gioia con la recita del Padre Nostro tenendoci per mano.
Madre Adele